La Mission
Dal 2010, le stagioni teatrali si sono susseguite negli anni proponendo al pubblico un cartellone denso di spettacoli con volontà specifica di dar voce alle giovani proposte e di promuovere nuovi talenti del panorama italiano affiancandoli ai “grandi” del teatro italiano portatori di un patrimonio inestimabile e insostituibile. In tal modo Spazio Tertulliano realizza un ponte generazionale che unisce e contamina due mondi lontani, certi che l’arte in tutte le sue forme trovi nel passato il suo più illustre futuro. Tale progetto iniziale ha ricevuto conferme da parte del pubblico, dagli addetti ai lavori e della stampa, definendolo:
“Luogo cult delle ultime generazioni” (Domenico Rigotti – L’Avvenire, 1 Novembre 2013)
“Un mirabile teatrino limitrofo ma di qualità esemplare simile agli assiti scenici che pullulavano nel contesto urbano di Londra caput mundi” (Enrico Groppali – Il Giornale, 9 novembre 2014)
“…Giuseppe Scordio si impegna in prima persona e crede fermamente nel valore degli spettacoli proposti, sostenendo tutti coloro, giovani compagni e artisti affermati, che hanno voglia di dire qualcosa, di raccontare storie senza aver paura di toccare temi difficili, attraverso nuovi linguaggi e nuove forme espressive, senza dimenticare il passato che ci ha reso quelli che siamo. Le parole di Giuseppe Scordio sono sinceramente intense, c’è vita, c’è passione vera. Emerge, nel corso della nostra chiacchierata, una gran voglia di combattere un sistema che a volte impone meccanismi sbagliati; qui non c’è spazio per l’approssimazione, per il qualunquismo…..qui si cerca di sostenere la qualità del linguaggio, delle storie, degli attori scommettendo sul futuro che inizia oggi, da un presente vissuto intensamente“ (Tamara Malleo – Intervista a Giuseppe Scordio, 24 Settembre 2014)
“… lo Spazio Tertulliano, una storia che conta che ben rappresenta quella peculiarità tutta meneghina – in questa eccellenza europea - di dislocazione dei teatri sul territorio [...] volta a costruire una mappa affascinante e ramificata” (Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano – Conferenza stampa a Palazzo Marino di Milano – Presentazione della stagione 2014/2015)
“Aperto alle proposte delle giovani compagnie, lo Spazio Tertulliano apre il 2015 all’insegna di Nuova Scena” (Daniela Zacconi – Corriere della sera, 6 gennaio 2015)
“Capace di formulare azzardate proposte su un palcoscenico di periferia, l’unico adatto a Testori” (Maurizio Porro – Corriere della Sera, 10 Luglio 2016)
"...Il Tertulliano vive e combatte insieme a noi. Continua a macinare teatro, spesso aprendo per primo le porte a giovani artisti, in una lodevole attività di scouting, in cui il direttore artistico Giuseppe Scordio ha dimostrato molto intuito. Tanti sono passati da queste parti. E continuano in questa nuova stagione, in cui si festeggia il decennale di attività. Cartellone eclettico" (Diego Vincenti – Il Giorno, 5 Ottobre 2019)
"...Il palcoscenico del Tertulliano, al centro di un ex complesso produttivo convertito alla cultura e alla formazione, è consolidato punto d’incontro. Già questo fattore da solo dovrebbe essere un bel motivo d’orgoglio per Giuseppe Scordio, il direttore artistico che crede nell’istituzione e lotta per mettere in piedi ogni singola nuova Stagione" (Silvana Costa – Artalks, 15 Ottobre 2019)
”Mi sono accorto che di tanti spettacoli sono poi pochi quelli che restano e il nuovo corso punta maggiormente ad ottimizzare le risorse e a lavorare su un calendario più asciutto ma con spettacoli destinati a durare nel tempo” Come ha tenuto a puntualizzare il direttore artistico Giuseppe Scordio in un’ intervista rilasciata a Ilaria Guidantoni per Saltinaria – 16 febbraio 2020. “L'obiettivo è quello di creare valore per il territorio, per la collettività, l’ambiente, declinato nelle diverse dimensioni: benessere e cultura, valore etico, valore economico, valore reputazionale, valore estetico e sviluppo sostenibile”
“Il dialogo, come insegna Vivi! Come il mare, è fondamentale per costruire consenso e lavorare all’unisono. Non bisogna aver paura di parlare ai bambini: per quanto drammatica sia la realtà è fondamentale imparino a conoscerla al fine di dare un senso alle proprie azioni” (Silvana Costa – http://www.artalks.net/vivi-come-il-mare/16 Febbraio 2020)
" ....Arte, umanità e ambiente in primo piano. Interpretare con precisa consapevolezza la realtà’ contemporanea può ispirare riflessioni e azioni a tutela del pianeta e del vivere presente e futuro: Giuseppe Scordio e il suo teatro sono sicuramente impegnati su questo fronte” (Antonella Damiani – Giornale QUATTRO, Ottobre 2021)”.
“….Il palco vero, d'autore, coraggioso e sperimentale, prolifera più di quanto si pensi, in spazi anche molto ridotti. Abbiamo spazio solo per alcuni esempi fra i tanti…. E per fortuna un mecenate sostiene il lusso della libertà creativa. Perché diciamolo: senza filantropia, non c'è piccolo teatro……Infatti è anche grazie al sostegno della società di consulenza strategica IbeHuman, che in quello stesso edificio di via Tertulliano, Giuseppe Scordio, allievo del grande Giulio Bosetti, si pone il fine di traghettare il teatro della tradizione in quello sperimentale….” (Paolo Bianchi – Il giornale.it, 12 Gennaio 2023)
“L’ unione fa la forza…a far la forza sono il Comune di Milano, Anastasia Plazzotta di Wanted Cinema e Giuseppe Scordio, direttore artistico del Teatro Tertulliano, contenitore della sala proiezioni. Un ritorno a casa ….” (Giancarlo Grossini – Il Corriere della Sera, 24 Ottobre 2024”)
“In un’epoca in cui le sale cinematografiche, soprattutto quelle indipendenti, tendono a chiudere, Il Teatro Spazio Tertulliano, in collaborazione con Wanted cinema, prova a invertire il trend….con la volonta’ di unire cinema e teatro…” (Luca Bellinzona – Giornale QUATTRO, Novembre 2024)
“E’ del 2015 la prima rappresentazione “revival” allo Spazio Tertulliano di un genere che ha avuto il merito di rilanciare ufficialmente Gianfilippo Falsina in Italia e pochi altri a livello internazionale: il Grand Guignol…..da allora Giuseppe Scordio mi ha sostenuto …” (Luca Cecchelli – Giornale QUATTRO, Gennaio 2025)